PREMESSA

Per passare da un modello economico lineare ad uno circolare è indispensabile adottare nuove forme di finanziamento. Nuove manovre in grado di sostenere una continua innovazione strutturale che alimenta questa transizione.

L’ “Autofinanziamento circolare di sistema” (o “Autosostenibilità di sistema”) si candida come possibile soluzione. Obiettivo è creare valore economico per un definito gruppo di attori, in modo che questi riescano ad autofinanziare cambiamenti infrastrutturali e di processo, garantendo così un maggior rendimento del gruppo.

Adottare un approccio sistemico significa definire un determinato sistema-territorio tracciandone i confini e le collaborazioni.

Tale sistema può comprendere imprese, istituti di credito, settore pubblico e privato, consumatori e cittadini. 

Queste nuove realtà sposano la sostenibilità come driver economico di lungo periodo.

La collaborazione interna diviene un fattore di successo per il sistema: permette la condivisione di know-how a tutti i livelli di filiera, aumentando così il potenziale innovativo di tutti i membri.

Un modello economico circolare di successo garantisce un benessere economico più diffuso rispetto al modello tradizionale. Questo a causa di nuove strategie quali simbiosi e osmosi industriale, allungamento della vita utile del prodotto (pratica di “Eco-design”), strategie di condivisione.

Sistemi-territorio sufficientemente integrati e collaborativi possono autofinanziare innovazioni interne in un ottica competitiva di lungo periodo.

La presentazione in allegato si propone di essere un elaborato di sintesi dell’unica fonte:

 «Economia e Finanza Circolare: strategie e best practice nazionali ed internazionali» di ISPRA, SNPA, Maggio 2018